
VIA MATERNA GIUDIZIALE
È destinata ai brasiliani italo-discendenti il cui albero genealogico della loro famiglia ha una o più donne, e il figlio e/o la figlia di questa donna, richiedente o no, è nato prima del 1948.
Il processo per via giudiziaria materna in Italia dura in media dai 18 ai 30 mesi ed è pendente dinanzi alla magistratura italiana nel tribunale ordinario di Roma. Una causa è presentata in Italia e al cliente non è richiesto di essere presente in nessuna fase del procedimento, poiché la decisione sul merito si baserà sui documenti e sulle prove del legatario di sangue dei supplicanti con l’antenato italiano.
Il processo sarà curato per gli avvocati iscritti in Italia, rappresentando il richiedente con una procura alle liti. Al termine dell’azione, il giudice deciderà se procedere o meno alla domanda di riconoscimento. Se trova che sia appropriato, il giudice incaricato di giudicare l’azione determinerà al Comune dove è nato l’antenato italiano in Italia per trascrivere i documenti italiani del supplicante e di altri familiari che facevano parte del procedimento. Questo percorso è orientato verso:
Figli di donne italiane nate prima del 01/01/1948, cioè, c’è una donna al “principio o al centro” della linea di famiglia, e il figlio di questa donna è nato prima del 01/01/1948. Esempio: bisnonno, nonna (nata in Brasile nel 1920), madre (nata in Brasile nel 1947), richiedente (può essere maschio o femmina).
Vale la pena ricordare che l’avvocato trasferisce la giurisdizione, svolge un’attività di mezzi e non di fine, e chi giudica il merito è il giudice. Cioè, quando assumere un avvocato non significa che il reclamo sarà appropriato. L’avvocato svolge un’attività di mezzi e non di fine, non garantisce il successo.
Vale la pena notare che l’avvocato Luiz Scarpelli è al 100% sotto la legge e ha la registrazione professionale come avvocato in Brasile e in Italia (Avvocato Stabilito iscritto nell’Ordine Degli Avvocati di Roma). Inoltre, dispone di tutti i documenti di regolarità fiscale e funzionale e fornisce servizi legali solo in base a un contratto debitamente firmato, in cui tutti i diritti e gli obblighi di entrambe le parti sono chiaramente previsti.
Roma, 11 gennaio 2018